TERRE DI ORIGINE, TERRE DI MEZZO

nell’ambito della rassegna “diritti in transito”

30 settembre/1 ottobre 2017

Ex-Dogana, Roma

Il progetto scaturisce da una riflessione sul concetto di origine, di luogo di appartenenza legato alla condizione dei migranti e al loro periplo per raggiungere destinazioni che gli garantiscano migliori condizioni di vita.

Viaggiano per centinaia, migliaia di chilometri, attraversando luoghi impervi e sconosciuti, calpestando territori e portando con sé immagini, odori, tracce dei loro passaggi.

Le origini, la terra – le portiamo con noi, ne conserviamo la presenza anche quando ne percepiamo solo l’eco lontana. Ed essa continua a raccontare tanto, di noi.

Come rami, figli diversi ma con una natura condivisa, ci ancoriamo alla terra con radici ben salde. Fino a quando queste non vengono recise.

Da una terra all’altra, vite spezzate, ferite dalla guerra, dalle violenze subite, dalla lacerazione forzata di quei legami che li univano al loro popolo, alle loro origini.

La tenacia, la resistenza sono espressione di quella dignità, spesso calpestata, che li distingue innanzitutto come esseri umani.

La loro carta d’identità, i loro perché sono scritti sulle linee dei volti, in quegli occhi dove i paesaggi si sovrappongono, le terre di mezzo abbondano, sfilano una dopo l’altra, per poi svanire.

 

2016, acrilico su carta cm 103x79

Tracce, 2016 acrilico su carta, cm 103×79

 

 

Matrice, 2016 ceramica cm 17x18x17

Matrice, 2016 ceramica cm 17x18x17